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"Sono stato educato alla fede e alla preghiera e queste mi hanno sostenuto di fronte alle crisi individuali e sociali. Ma credo che anche quanti non riescono a trovare aperture religiose possano sempre riconoscere il valore dell'umanità in ogni persona e possano sentirsi chiamati a contribuire alla formazione di una società migliore, appunto "più umana", per le generazioni presenti e per quelle future." L'idea del libro era inizialmente di una intervista a mons. Bettazzi sulla sua vita. Alla fine ciò che l'autore e l'intervistato si sono ritrovati per le mani è invece una lunga e articolata chiacchierata, un dialogo ma anche un incalzare reciproco di riflessioni e rimandi e di citazioni di grandi autori. La vita di mons. Bettazzi fa da sfondo a questo dialogo sui temi del Concilio, svolti seguendo un alfabeto tematico, per parole chiavi e suggestioni. Dalla A alla Zeta il confronto tra il monsignore, che giovanissimo prese parte ai lavori del Concilio, e il professor Budaci coglie le attese e le speranze che oggi animano la Chiesa di Francesco, che a 50 anni dal Concilio è chiamata a fare i conti sul tanto che resta ancora da avviare piuttosto che da portare a termine. Alla fine il lettore sarà sommerso da pensieri aperti, da domande ancora possibili, dalla certezza di aver dialogato anche lui con un vescovo, ora emerito, ma di certo audace e singolare interprete da sempre di una Chiesa prossima all'umanità e per questo "più umana" nel suo incarnare il divino.