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Il filosofo viennese Othmar Spann (1878-1950) non è stato soltanto un intellettuale "militante", il discusso e influente teorico di un ordinamento cetuale nell'epoca della prima grande crisi del capitalismo mondiale e dei sistemi costituzionali liberaldemocratici sorti con la rivoluzione francese protagonista, con l'opera Der wahre Staat (1921), della cosiddetta "rivoluzione conservatrice" e irriducibile avversario sia del totalitarismo comunista che, in seguito, di quello nazista. Spann è stato anche uno dei principali scienziati sociali ed economisti del suo tempo, che si è confrontato e spesso ha polemizzato con i più importanti nomi del momento (dai neokantiani a Simmel e Spengler, da Kelsen ai marginalisti e ai gesuiti "solidaristi") su fondamentali questioni legate alla natura della società e al rapporto tra stato ed economia, teorizzando, ad esempio, un modello istituzionale fortemente decentrato che anticipa il principio di sussidiarietà dell'enciclica Quadragesimo anno.