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La campagna militare del 1860-1861, combattuta prevalentemente via terra, venne seguita attentamente dal mare. Cavour, ministro della Marina, organizzò una vasta rete di monitoraggio in cui la flotta svolse un compito fondamentale. La spedizione garibaldina venne seguita fin dalle prime battute. La presenza della squadra navale di Persano ebbe un ruolo strategico: servì per controllare da vicino la condotta di Garibaldi; da deterrente nei confronti dei legni borbonici; da fattore incoraggiante nei confronti della popolazione locale e costituì la longa manus di Cavour nelle travagliate trattative per ottenere la defezione delle unità borboniche. Non mancarono nemmeno le operazioni navali stricto sensu nelle quali i navigli degli Antichi Stati Italiani operarono per la prima volta contro un nemico ormai provato. La marina fu il tramite tra il centro e la periferia, tra la Sicilia e Torino, tra la sfera militare e quella politica.