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In una società che lamenta punti di riferimento per i giovani, lo sport sembra rimanere una delle poche istituzioni capace di trasmettere valori e principi, garantire terreni di confronto e socializzazione, contribuire allo sviluppo identitario. Il volume racconta e fotografa lo spaccato di adolescenti e teenager che intraprendono la via dell'attività fisica a livello amatoriale e dilettantistico perché vi riscontrano benefici e vantaggi, ne adottano stili di vita e, pertanto, risultano più protetti da rischi e derive della contemporaneità. Certo, con questo non si vuole intendere di aver individuato la panacea di tutti i mali attuali. Non sempre chi balla non si sballa, ma di sicuro lo fa in maniera più contenuta. Sono comunque ragazzi nell'età della pubertà, alle prese con le difficoltà di "diventare grandi", eppure riescono ad arginarle e a superarle meglio dei loro coetanei meno attivi sul fronte dell'impegno sportivo. Alla base di questo lavoro vi è la comparazione tra diverse ricerche condotte a livello nazionale e internazionale.