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La "primavera dei popoli arabi" (dic. 2010-2011) ha colto di sorpresa il mondo occidentale che non aveva saputo prevedere ampiezza e profondità di tali rivolgimenti, percorsi da ferme rivendicazioni di libertà e di dignità sociale. Eppure le forti tensioni che oggi scuotono la regione - e che sono indissociabili dalla dinamica rapida e complessa della mondializzazione erano ben presenti diversi anni prima, come emerge da questo libro apparso la prima volta nel gennaio 2008. Che mette ampiamente in luce quanto nei paesi del Maghreb (Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania), di fronte all'acuirsi della crisi di un intero sistema - crisi di valori e di strutture - si accelerano e si esasperano nelle società malessere e frustrazioni; e si acuisce e si espande il desiderio profondo di un mondo nuovo, in termini di giustizia e libertà verso nuovi modelli di vita e nuovi programmi di sviluppo. Asse centrale, intorno al quale ruota la riflessione, è il rapido processo di mondializzazione (nel suo rapporto inscindibile con lo sviluppo e la creazione di avvenire), sul quale la regione proietta le sue innumerevoli sfide e dal quale ne è ampiamente pervasa.