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Una tradizione vuole che Camillo di Cavour sia stato il primo Uomo di governo del nostro Paese - per il momento limitato al Regno di Sardegna - ad ipotizzare una presenza italiana oltremare. È comunque indubbio che per il Regno, unitario nel 1861, qualche ipotesi di presenza al di fuori dei confini fosse formulata: con grave ritardo rispetto ad altri Paesi Europei, già protagonisti di esplorazioni marittime ed appropriazioni in Africa, in Asia e nelle Americhe e dell'origine del colonialismo. Quei Paesi, seppure nella seconda metà del XIX secolo avevano dovuto rinunciare ad alcuni dei loro territori oltremare, rimanevano largamente insediati in Asia e specialmente in Africa e si preparavano alla Conferenza sulla spartizione coloniale del Continente Nero, convocata dal Bismarck a Berlino del 1884-1885. Alla conferenza partecipò anche una Delegazione del Regno d'Italia: e questo libro narra le premesse e conseguenze di tale partecipazione, legate alle occupazioni italiane nel cosiddetto Corno d'Africa. Un capitolo si occupa poi delle circostanze che portarono all'inizio del secolo XX all'unica presenza italiana in Asia Orientale, la concessione di Tien Tsin.