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Grazia Toderi guarda il mondo da una prospettiva rovesciata, mostra come anche le cose più ovvie e banali possano apparire straordinarie se raccontate in modo diverso. Va al di là dell'abitudine e della realtà. Questo catalogo, contemporaneo alla mostra allestita al PAC (Padiglione d'Arte Contemporanea) di Milano si propone di mostrare come, osservati dalle stelle, messi a fuoco da inquadrature insospettabili, alla Hitchcock, nelle mani dell'artista un palazzo, una chiesa, un campo sportivo, una città - luoghi conosciuti, dove vanno in scena relazioni sociali e quotidianità - finiscono col diventare territori della fantascienza, labirinti cosmici o astronavi, basi spaziali o costellazioni. La Toderi parte da "Nontiscordardime", video del 1993: una piantina investita da un getto resiste sotto lo sguardo di una telecamera fissa. Il brivido dell'infinito appare dal 1996: una bambolina ruota con una palla rossa mentre sfilano sullo sfondo immagini della conquista della Luna ("Nata nel '63"). Lo sguardo si allarga nel 2001 a visioni aeree di città che divengono anelli spaziali, geometrie di luce: Roma, Firenze, Londra. Il volume è il Catalogo della mostra di Milano (PAC, 14 dicembre 2006-11 febbraio 2007).