Tab Article
La dimensione davvero europea che acquisisce la cultura all'inizio del Quattrocento è strettamente dipendente dal fatto che quasi l'intera superficie, certamente dal Baltico alla punta dello stivale, è stata territorio di grandi e frequenti passaggi, di continui confronti e intrecci etnici e culturali. I viaggiatori del passato, che pure avevano un senso del limite e del confine assai differente dal nostro, avevano imparato a sfidare le difficoltà degli spostamenti, degli attraversamenti, dell'incontro con luoghi diversi, con genti diverse. Mercanti, artisti, pellegrini, sapienti, curiosi superavano l'inquietudine del passaggio intrecciando nuovi rapporti, consolidando vecchie esperienze e compiendone di nuove.