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Il volume è costruito sull'esperienza dei giovani che sono creatori e fruitori particolari. La realizzazione di un evento culturale corrisponde all'attività di un'organizzazione che si preoccupa del cittadino e lo aiuta ad inserirsi nell'ampio circuito di offerta culturale. La ricerca si apre con l'analisi di alcuni casi di comunicazione di politiche culturali e di come i giovani ne fruiscono e si accostano all'arte contemporanea. Seguono studi sulla fruizione del teatro locale, su come il cinema racconta famiglie immaginarie che assomigliano a quelle degli spettatori. Si considerano anche arti come la breakdance guardata dal 'di dentro' dai b.boys, la vita pubblica e privata dei musicisti, la colonna sonora dei film e l'incidenza del cambio tonale sulla percezione della tonalità. Si evidenzia che le arti sono relazionali, l'artista le realizza per condividerle, per questo motivo il contesto di produzione è subordinato all'accettazione di un pubblico. Le politiche culturali pubbliche e private sono forme di sostegno dell'arte e degli artisti, rendono collettivamente accessibili le opere portando a costruire una storia condivisa e, indirettamente, l'identità e la solidarietà del gruppo.