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"Loretta sa essere lieve e divertita nel farci vivere e nel vivere quel percorso della vita leopardiana che segue sentieri 'diversi' che ci consente una visione totalizzante e illuminante lontana dalla pesantezza delle ricerche 'dall'interno del dolore'. Non lo si studia, lo si ama, dice l'autrice con una felice e gioiosa intuizione capace di andare oltre, di condurci verso una dimensione sconosciuta, al più appena intuita, fatta della sua tenerezza e della sua ammirazione ma anche del nostro stupore. Lo dice, lo sostiene perché lei allo studio del grande recanatese ha dedicato una vita fatta di scrupolosa indagine, di una interpretazione quasi maieutica del suo pensiero, entrando in simbiosi e comunicazione con Leopardi, attraverso la parte più intensa della sua vita, dei suoi scritti di quelli meno conosciuti che Loretta ha ricercato, trovato, sentito, interpretato. È così che riesce a farci leggere pagine scritte due secoli fa con il linguaggio di oggi, è così che riesce a parlare ai giovani e alle nuove generazioni di un altro 'grande poeta' che la scuola non conosce." (dalla Prefazione di Giancarlo Trapanese)