Tab Article
Luciano Testa, ingegnere, architetto e docente universitario a Roma e Venezia, ha da sempre coltivato il piacere della pittura, ma solo negli ultimi dieci anni ne ha fatto il suo campo di applicazione e ha aperto il suo parco e calcolatissimo catalogo al giudizio della critica e del pubblico. La sua produzione, dopo una fase di orientamento sulle grandi tematiche degli anni Sessanta, ha scoperto le sue vere radici di articolazione formale e di senso nelle regole auree della geometria generativa che ha fatto da sfondo alle esperienze del Bauhaus. Un'attenta valutazione dello spazio lo ha portato alla delineazione di percorsi e tracciati di straordinaria leggerezza, ma di grande tenacia costruttiva, mappe dei pensieri, dei sentimenti e degli attraversamenti conoscitivi. Nelle opere recenti gli strati costituiscono in più casi vere e proprie cancellazioni, la cui entità è controllabile solo ricorrendo a mezzi di indagine tecnologica. Il volume contiene, tra gli altri, contributi di Davide Banzato, Maddalena Bellavitis e Alessandra De Lucia nonché le riproduzioni di parte delle opere esposte alla mostra tenutasi a Padova a Palazzo Zuckermann (16 gennaio22 febbraio 2009).