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Il nome Myanmar, sconosciuto al grande pubblico che preferisce quello più familiare "Birmania", è noto soprattutto nel mondo delle istituzioni internazionali e delle organizzazioni solidaristiche di società civile globale. La situazione del Myanmar, quanto mai attuale in questi giorni per la protesta dei monaci e dei civili contro la dittatura, è da decenni sotto i riflettori dell'ONU, dell'UNICEF, dell'UNESCO e del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (PNUD). Il governo è sotto costante osservazione affinché rispetti i fondamentali diritti della persona. Il Myanmar, pur facendo parte dei Trattati internazionali quali le Convenzioni di Ginevra del 1949, non ha mai ratificato i Patti internazionali del 1966 relativi ai diritti civili, politici, sociali, culturali ed economici. Il libro ripercorre la storia dal feudalesimo alla dittatura attraverso il colonialismo, rivela l'accanimento dei militari sulla povera gente; le fotografie, seguendo un percorso di viaggio, esaltano la vita quotidiana, le bellezze naturali ed artistiche. Mariatersa Sivieri, laureata in lettere, insegnante per molti anni, ora in pensione, ha precedentemente trattato argomenti storici e naturalistici relativi al Veneto. Ora è andata molto più in là, ma i contenuti, oltre alla natura e la storia, affrontano decisamente la democrazia e l'autodeterminazione dei popoli. La parte fotografica è curata da Pietro Tormen.