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11 settembre 2001. A day of terror, intitolava «The New York Times» il giorno dopo l'attacco al cuore di Manhattan e al Pentagono. Uno degli eventi più drammatici della storia contemporanea colpiva i luoghi simbolo del potere occidentale all'inizio del nuovo millennio. Una rinnovata "strategia della tensione" dilagava a livello mondiale innescando la "guerra al terrorismo" e polarizzando la vita politica e civile intorno alla politica estera degli Stati Uniti. Altri conflitti e attentati, fra cui quello a Benazir Bhutto, si sono legati negli anni a quell'evento. La ricostruzione degli avvenimenti disegna una mappa bellica che sembra condurre strategicamente a un nuovo conflitto mondiale.