Tab Article
La guerra italiana fu considerata dagli alleati anglofrancesi come un momento della più complessa vicenda strategica in atto sul "théatre italo-serbe". Per l'Italia e gli italiani quella fu invece la "nostra guerra" e le connessioni balcaniche di quel conflitto si ridussero ai territori pattuiti a Londra e negati a Versailles. Si credette di aver portato il R. Esercito a liberare le terre irredente e ci si trovò a combattere una guerra di posizione nelle due principali aree multietniche del nostro Paese; sul fronte dell'Isonzo ciò significò che le undici spallate vennero effettuate all'interno di un territorio dove esisteva una minoranza slava mentre si combatteva contro un esercito composto per il 42°/o da slavi. La logica della contrapposizione etnica, sottovalutata dalle FF. AA. italiane divenne invece centrale nella pianificazione e nella pratica di combattimento dell'esercito I. R.