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Nell'ottobre del 1930 un ex Ministro del Re e avvocato molto noto e stimato a Milano, viene arrestato, portato a San Vittore e poi inviato per 6 mesi al confino di Polizia, a Cava dei Tirreni. È facile parlare di "villeggiatura", ma in realtà il confinato è separato improvvisamente dalla sua vita attiva, insieme ai suoi familiari che ne condividono la sorte. Le memorie di Belotti, una toccante testimonianza dedicata alla figlia, escono ora dai più cari ricordi di una famiglia per essere conosciute e vissute, ad ammonimento che la libertà è il bene civile più grande. Postfazione di Sonzogni Ivano.