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"Le storie contenute in questo romanzo di Silvana Vacatello sono all'apparenza come le favole che si era soliti leggere in tempi andati, sovente feroci e spietate nell'ineluttabilità del destino funesto degli animali protagonisti. Che la sofferenza sia intessuta nella fibra dell'esistenza fin dal principio, come nel caso del cucciolo nero dalle sfumature nocciola e del vitellino pensatore, o che increspi inaspettatamente la superficie liscia del mare come accade alla coppia di pesci, essa è una presenza incalzante nella vita dei protagonisti, talvolta incauti, forse ingenui, spesso semplicemente condannati." (Manuela Potasso)