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"Questo libro racconta la storia di un giovane nato in una famiglia di marinai. Marinaio suo padre, i suoi zii ed egli stesso marinaio; pesca coralli nel Mediterraneo, sui banchi del Nord Africa. Catturato in una delle ricorrenti razzie piratesche viene condotto schiavo nella roccaforte di Tunisi. Riesce, grazie alla sua audace intraprendenza, a introdursi nel palazzo del Bey dove, notato dal Sovrano, non tarda ad entrare nelle sue grazie fino a diventarne segretario personale e consigliere fidato per oltre venti anni. Omaggiato da ministri e consoli stranieri è invidiato dai principi e dai dignitari di corte, si muove fra intrighi e trame occulte, estromissioni e pretendenti al trono, accuse e congiure, condanne e decapitazioni. Ci sono, in questa storia, tutti gli ingredienti per farne la trama di un avvincente romanzo di avventura. Il protagonista si chiama Mariano Stinga, nato il 10 settembre del 1751 in un borgo rurale della Penisola Sorrentina; chiuderà la parabola della sua vita il 20 dicembre del 1814 decapitato fra i marmi lucenti del Palazzo del Bardo".