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Cinque storie con protagonista il Maestro, un personaggio ricorrente che si ripropone sotto spoglie diverse in epoche e luoghi che cambiano di racconto in racconto. Presi dalla vita reale, se ne tace l'identità non tanto per incuriosire il lettore, ma per meglio approfondire la natura un po' paradossale di una delle figure più affascinanti del mondo dell'Arte, quella del Direttore d'Orchestra. Il primo Maestro, forse il più facile da identificare, l'incontriamo all.inizio della Prima Guerra Mondiale a Napoli, tra scioperi della Compagnia dei Tramways e delle Ferriere del Vesuvio, il Blocco Popolare traballante in Municipio e a Roma il Governo Salandra sull'orlo della crisi. Mentre al San Carlo si prepara un.opera nuova in cui un baritono impersona Napoleone. Con un salto di mezzo secolo troviamo un altro Maestro amato dalle orchestre e applaudito dal pubblico, ma che vive il tormento dell'irraggiungibile utopia di una società diversa, teorizzata durante la resistenza al nazismo e al fascismo. E che ha casa a Roma, in via Caetani, la strada scelta dalle Brigate Rosse per parcheggiare l'auto con il cadavere di Aldo Moro nel bagagliaio. Impegnato nella direzione d'orchestra, la regia e la passione per la vela, ecco affacciarsi, nel terzo racconto, un Maestro che quando ride sembra fare il verso al basso tuba. Poi c'è un Maestro che passerà la notte ad ascoltare un marinaio nella nebbia che si addensa fra Capri e Sorrento. E infine un Maestro che fa il regista.