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"Amare i corpi... amare la vita": è il messaggio lapidario che apre questo libro di Alina Reyes che, nello stile vivace e anticonformista che le è proprio, racconta le sue passioni, le sue esperienze, i suoi incontri con altri corpi. Ne emerge la riflessione di una donna, piena di ironia, sul piacere, l'amore, la scrittura, la sofferenza, oltre che su pulsioni e fantasie spesso inconfessabili. In queste pagine Alina Reyes indaga senza tabù l'intimità e il desiderio e guarda al corpo non come a una macchina, a un oggetto che possediamo, ma a quel complesso di carne, sangue, pelle che noi siamo: tutto dev'essere amato e "animato", affinchè prenda vita e non resti solo un'illusione. Per questo l'autrice da voce ad alcune parti del suo corpo che, lungi dall'essere pezzi intercambiabili e muti, raccontano i loro sogni, rivelandoci desideri nascosti e gioie, ai nostri occhi familiari e insieme sorprendenti. Alina Reyes si fa esploratrice di questa terra per certi versi ancora sconosciuta e ne ricostruisce via via la storia, rifiutando un'idea di piacere stereotipata, in una ricerca che spazia di volta in volta dall'intimo all'universale.