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Nel 1920 nacque a Perugia il circolo universitario della Fuci "Giuseppe Toniolo" ad opera di don Luigi Piastrelli, un giovane sacerdote reduce da esperienze moderniste, che da allora avrebbe dedicato gran parte del suo ministero all'animazione morale e intellettuale della vita universitaria cittadina, nell'intento anche di favorire il rinnovamento della cultura cattolica. Il gruppo di giovani che si raccolse intorno a lui visse un'esperienza caratterizzata da una grande attenzione alla dimensione umana della vita universitaria e dal costante confronto tra fede e cultura, alla luce del pensiero di Toniolo, Sturzo e Maritain. La vivacità e l'innovatività dell'esperienza perugina valsero al suo animatore la nomina ad assistente nazionale della Fuci. Dopo l'avvento del fascismo, il circolo perugino cercò di mantenere la sua autonomia e, in un quadro di crescente fascistizzazione dell'Università, giunse nel 1931 allo scontro aperto con esponenti locali del regime. L'attività del circolo proseguì nel dopoguerra e si esaurì nel 1968, quando i suoi aderenti scelsero di testimoniare nella più vasta realtà civile e ecclesiale l'ansia di rinnovamento che caratterizzava allora la gioventù.