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Il "Viaggio sentimentale sul Monte Etna" di Osip Senkovskij (1800-1858), filologo, scrittore, giornalista di origine polacca, personaggio di rilievo nel panorama della contemporanea cultura russa, rappresenta uno straordinario esempio di narrazione, dove il "fantastico", usato in funzione ironica, serve a trasporre il reale nella sfera dell'immaginario. Tratta da I viaggi fantastici del Barone Brambeus (uno pseudonimo caro all'autore), l'opera è una parodia del genere odeporico, diffuso in Russia a partire dalla fine del Settecento. Il racconto, redatto inizialmente in forma diaristica, si trasforma via via in un monologo fanfaronesco, dispiegandosi attraverso l'ascesa all'Etna fino al cratere, entro il quale il nostro improvvido viaggiatore finisce per cadere. La traduzione di Giacoma Strano ci restituisce un testo moderno e vivace permettendoci di coglierne in pieno gli aspetti satirici e beffardi.