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Gli astucci porta-amuleti sono stati, fin dai loro primi rinvenimenti, un indice sensibile della dipendenza della culturalità punica da quella egiziana. Come accade spesso nei documenti d'identità familiare e di pietà religiosa, prima i fenici e poi i cartaginesi si confrontano e adottano schemi religiosi faraonici, in parte modificandoli, in parte facendoli propri con una selezione mirata e funzionale alle nuove ambientazioni territoriali che derivano dalla proiezione in Occidente. Gli astucci porta-amuleti sono testimoni, al pari dei rasoi e dei gusci di uova di struzzo, di una rivisitazione coerente e funzionale che riqualifica in ambito occidentale quei confronti che la Fenicia aveva già avuto da tempo direttamente con l'Egitto faraonico. In questo volume l'autore, grazie anche ad un ricco apparato illustrativo, fornisce a tale riguardo interessanti motivi di riflessione.