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L'umanità originaria e pura dà immagine al desiderio di libertà e di espansione spirituale di Marilisa Pizzorno, di cristallina trasparenza morale, come un eden un po' malinconico che risiede in architetture di fatto inabitabili, spalancate sul mare blu cobalto e sul cielo solcato da nuvole iridescenti, in una ambientazione paesaggistica che forse è memore anche della solare e scabra Sardegna che ha dato i natali a suo padre. Gli uomini e le donne dei suoi quadri sono lontani, quasi in esilio, rispetto al mondo di oggi, pragmatico, aggressivo, ipertecnologico, massmediatico, capace di schiacciare emozioni e sentimenti in un coacervo indistinto e asettico.