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Un viaggio al termine del giorno. Dante s'inoltra "in una selva oscura", ha perduto la "diritta via", quella conosciuta, e si ritrova avvolto dalle tenebre. Sente attorno a sé il mistero panico della Natura; la sua violenza e ferinità ed il terrore estremo di quella solitudine impotente lo attanaglia al punto da fargli esclamare che in confronto, al solo pensiero, "poco è più la morte". Nessun poema più della Commedia dantesca, fatta eccezione (forse) per la Bibbia, ha mai goduto di più attenzione da parte di artisti (ed illustratori), che nelle sue pagine hanno trovato spunti ed ispirazioni per manifestare le proprie espressività. La solitudine del poeta, nelle tele di Coni, si trasforma decisamente nella solitudine della pittrice. Una solitudine, umana e creativa, personale ed universale, che appartiene ad ogni uomo ed ogni epoca, ma che pare oggi più che mai attuale e disarmante...