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Le vite parallele di Joan Derk van der Capellen tot den Pol (1741-1784) e di Giuseppe Ceracchi (1751-1801) offrono un notevole ritratto dell'Età delle Rivoluzioni. Insieme, i due rappresentano tutti gli intrinseci paradossi, le aspettative e le delusioni che caratterizzarono le intense lotte politiche e gli sviluppi artistici del tardo XVIII secolo. Sia Capellen che Ceracchi erano profondamente impegnati nei cambiamenti rivoluzionari del loro tempo, eppure poterono esprimere il loro ottimismo per il futuro solo nel linguaggio e nell'immaginario tradizionale dell'ancien régime.