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Filamenti di universi sconosciuti, solcati dal nastro luminescente della Via Lattea, nuclei di mondi in formazione, pianeti disseminati negli spazi più vicini, leggi fisiche e matematiche che governano il Tutto. Furono, i primi decenni del Seicento, un'età eroica della scienza europea, marcata dalle due figure, complementari e alternative, di Galileo e di Keplero. Ma, laddove Keplero non tardò a riconoscere la verità delle scoperte astronomiche galileiane, per Galileo non valse il reciproco. Così, a ciascuno dei due contendenti rimase la sua parte di ragione, a Galileo nell'attenersi a leggi fisiche dimostrabili, a Keplero nell'asserire la forma ellittica delle orbite planetarie. La superiore sintesi delle due visioni si avrà con Isaac Newton, che mostrò quanto di vero fosse presente in ognuna delle due.