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Che cos'è la descrizione di un luogo e che relazione ha con il progetto di architettura? Questo libro parte da questa domanda e prova ad articolare una risposta a partire dal confronto tra posizioni "teoriche" apparentemente molto distanti tra loro che sembrano caratterizzare la ricerca architettonica italiana. Procedendo nella lettura il concetto di "analisi"- l'operazione logica che procede attraverso una concatenazione di concetti distinti verso una sintesi - sfuma in quello di "lettura"- la funzionale interpretazione della scrittura. Ne emerge il profilo di una disciplina, quella della "Lettura morfologica dell'area progetto", più "debole" rispetto alla tradizione di studi di appartenenza: l'analisi urbana. La consequenzialità logica, infatti, assicura all'analisi una presunta "scientificità" in parte esclusa, nel termine lettura, dalla questione dell'"interpretazione" che ribalta il gioco dei ruoli tra soggetto e oggetto, ovvero l'importanza del punto di vista di chi legge rispetto a ciò che viene letto. La "debolezza" di cui si parla non rappresenta dunque una rinuncia da parte dell'architetto alle proprie responsabilità ma una necessaria modificazione della disciplina legata allo spirito dei nostri tempi: quello una "modernità debole e diffusa", come la definisce Andrea Branzi.