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"Officina Etruscologia" vuole essere un laboratorio aperto ai giovani archeologi che lavorano nelle Università, nelle Soprintendenze, nelle realtà locali per la conoscenza, la valorizzazione e per la tutela del territorio. Vuole costituire un luogo di incontro e di dibattito capace di garantire l'edizione rapida e diretta di nuovi dati, siano essi frutto di ricognizioni nel patrimonio museale o esito di ricerche sul campo. Grande attenzione vuole essere riservata alle notizie di scavo inedite che possano contribuire alla conoscenza delle manifestazioni artigianali e della cultura materiale delle civiltà etrusca e italica. Con la denominazione "impasto rosso" si definisce una produzione ceramica che ebbe eccezionale diffusione soprattutto nel periodo orientalizzante in particolare in Etruria meridionale, nel Latium Vetus e nell'agro falisco. Si tratta di una classe di vasi caratterizzati dal colore rosso più o meno brillante, ottenuto con particolari accorgimenti tecnici e di cottura e in alcuni casi con la rifinitura delle pareti mediante un ingobbio argilloso arricchito da un'alta percentuale di ossidi e idrossidi di ferro. Questa tecnica, è stata avvicinata alla "Red Slip fenicia", dalla quale secondo alcuni deriverebbe tramite la mediazione di "Pithekoussai" o, a una quota cronologica più alta, tramite influenza diretta di artigiani di origine levantina.