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Ada e Alessandro, 25 e 28 anni, lavoratori precari, scoprono di aspettare un bambino, e di volerlo. Questo è il diario a due voci della loro attesa. Un "manuale" che propone e tenta di risolvere tutti i problemi economici, ambientali, legislativi e morali che incontrano i genitori nell'era della flessibilità. Una coraggiosa risposta al perché fare figli in un mondo sovrappopolato, in un paese vecchio e senza stato sociale. È anche un romanzo sull'esperienza femminile della maternità raccontata con ironia e con l'entusiasmo incosciente di chi ha fiducia nel futuro, nonostante tutto. E soprattutto è la storia di Ada e Alessandro, sospesa un attimo prima di conoscere loro figlio: Arturo.