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Questo studio, acuto e rigoroso, ripercorre l'universo pascoliano nell'inscindibile unità della vita e dell'Opera dell'Autore, mettendo in primo piano il fantasma delle sorelle, Ida e Maria, come paradigma inquietante dei discutibili rapporti affettivo-esistenziali. L'esplorazione dell'immaginario contribuisce a ricostruire "il nido", disfatto da un destino di dolore, e, a comprendere, in una simmetria biunivoca, l'interazione tra la personalità del Pascoli e la composita fenomenologia del suo ambiente familiare. Attraverso l'indagine della vita psichica del poeta (che restò scapolo a vita...) e partendo da una puntuale analisi biografica, Carlo Di Lieto individua i fantasmi originari e le complesse declinazioni dell'anomala alterità; di conseguenza, l'apparente candore del fanciullino rivelerà la torbida sedimentazione dello scenario pascoliano, carico di misteri, ancora irrisolti e il suo stato inconscio, ricco di ambiguità e di contraddizioni. In appendice: l'Antologia poetica comprende le liriche che hanno un riscontro psicologico con "il romanzo familiare" del poeta e una puntuale ricostruzione dei fatti che portarono all'assassinio del padre: "II clima di omertà, che si venne a creare intorno a questo delitto, non consentì alla magistratura delle indagini accurate: il processo fu istruito su piste indiziarie e proseguì "contro ignoti".