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"Si potrebbe scrivere la storia degli ultimi quarant'anni leggendo, ascoltando e commentando le sue canzoni, tanta la ricchezza di situazioni e di fatti che oggi, nel duemila e rotti, sembrano davvero impossibili. Guccini ha raccontato la "nuova età" che nasceva dalle atrocità della seconda guerra mondiale, gli anni che, nonostante l'avvento dell'atomica, avevano concertato forze rinascenti e immaginazioni vive; una nuova età che non ignora i diseredati della terra e nemmeno le migliaia di vite bruciate; [...] ha cantato con lucidità e con lirismo la morte di Dio, quella del consumismo ante litteram e del becero capitalismo camuffato da liberalismo..." Questo libro parla di personaggi e luoghi reali, di sogni irrealizzati e di storie tentate; e tutto con le sole canzoni che sono poesia e documento, motivi di riflessione e di conoscenza, ognuna sostenuta dalla coinvolgente interpretazione e dalla grande musica che non solo dà forza alle parole ma nuovi significati ai fatti descritti.