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Uno sguardo definitivo, un viaggio dritto al cuore del ciclismo professionistico. Il libro confessione dell'ex oro olimpico Tyler Hamilton ci racconta l'epoca più buia dello sport, un'epoca segnata dall'uso e dall'abuso di sostanze e pratiche barbare - cortisone e steroidi, EPO e trasfusioni -, un'epoca che ha un nome e una faccia, quella di Lance Armstrong, suo compagno di squadra e poi rivale, insieme padrone e schiavo di un sistema diabolico, creato, governato, protetto e perpetrato da connivenze e coperture ai più alti livelli. Un libro che ha riscritto la storia del ciclismo, che ha costretto Lance Armstrong a confessare e ne ha affossato il mito con rivelazioni sconvolgenti. Un libro che coinvolge i nomi al vertice e che ci porta, per la prima volta così in profondità, dentro un mondo surreale popolato da medici privi di scrupoli, machiavellici direttori sportivi e corridori spinti a essere tanto disperatamente ambiziosi da fare (e farsi) di tutto pur di salire nel gradino più alto e vestire una maglia: gialla, rosa, iridata che sia. Una coraggiosa testimonianza a cuore aperto di un uomo e delle terribili scelte per (r)esistere in un ambiente in cui vincere è sopravvivere, di un mondo governato dall'etica feroce del vincere a ogni costo, un mondo in cui gli atleti sono spinti a una corsa folle per aumentare le prestazioni, con conseguenze esiziali: doping, depressione, in alcuni casi suicidio.