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Ormai da tempo Luciana Coèn è impegnata in un attento riordino delle carte lasciate da suo padre, documenti la cui varietà rappresenta lo specchio più fedele della vastità degli interessi di un uomo che ha vissuto pienamente gli stimoli del suo tempo. Dopo averne ripercorso le tappe dell'attività di studioso, Luciana, in seguito al ritrovamento casuale di un plico di racconti, affronta oggi il Renato Coèn narratore, autore di storie particolarissime, che non possono non risentire delle conseguenze degli avvenimenti che hanno segnato gli anni nei quali sono nati. E il rinvenimento ha fatto nascere in lei, frequentatrice della medesima forma narrativa, la voglia di accostare quelle storie ai suoi scritti, un confronto che mette in evidenza delle sorprendenti similitudini non solo stilistiche, ma anche, in certi casi, di contenuto, mettendo a nudo una silenziosa eredità alla quale, sorprendendosi, si è scoperta straordinariamente vicina.