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Silene, figlia di Nello, è una ragazza di rara bellezza, istintiva, coraggiosa, sensuale, una donna libera, troppo in anticipo sui tempi che vogliono la donna relegata fra le quattro mura domestiche. Di lei si innamora Berto, anche lui contadino, anche lui uomo libero che si oppone al regime fascista. Questo amore non è però corrisposto da Silene, che cova in segreto una passione, un amore che la spinge ad attraversare i campi nella notte per recarsi ad appuntamenti amorosi, sfidando i pregiudizi della gente. Su questa vicenda personale si innestano gli eventi storici che attraversano il ventennio fascista e la seconda guerra mondiale, la vita e le tradizioni della comunità che piano piano si modificano. Ed è appunto il passaggio della guerra, con i lutti, le paure e i disagi, che segna la fine di quel mondo, bello e patriarcale ma anche segnato da ignoranza e pregiudizio. Ecco, la bella Silene rappresenta in questo contesto l'emblema del cambiamento, la capacità di una donna di sfidare i pregiudizi e di lottare con estrema tenacia per difendere il suo sogno.