Tab Article
"Senti, allora, nella poesia di questi dipinti, che rappresentano un atto di fede e insieme d'amore, l'eco, lontana, di un pendolo immaginario che pare darci conto delle ore che si succedono nella grande lotteria del giorno e, più in generale, del tempo; la vita che scorre senza che se ne accorgano gli uomini, a meno che questi non abbiano l'umanità e quella grande ricchezza interiore che guida e conforta Bertini nel confronto quotidiano e titanico con l'enigma della pittura. Di cui qualcosa indoviniamo, o solo ci sembra di farlo, guardando con curiosità quell'interno che raffigura il suo studio, ovvero il suo mondo, nel quale Lastra entra di diritto con alcune prospettive familiari - tetti, finestre, balconi -, il cui mistero Bertini conosce come nessun altro. La solitudine di quest'artista è tutta in quei bricchi di colore, adagiati sul tavolo vicino al cavalletto, che raccontano una vita spesa rincorrendo liquide emozioni, non importa se tra file di alberi che annunciano il fiume o all'ombra dell'Antico Spedale di Sant'Antonio o della Loggia del Brunelleschi nella stagione più bella. Restano certezze e vibrazioni che ci confortano sul valore di Bertini." Giovanni Faccenda