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Raccontandoci il destino di una famiglia, l'autore ci spinge abilmente a considerare la natura, e più generalmente "le cose", con un altro sguardo: quello del rispetto e della curiosità. Il pretesto: la storia di una famiglia (un bambino, un anziano, un osservatore) e di un luogo (uomini, piante, oggetti) attraverso epoche diverse; il messaggio: per decifrarlo bisogna piegarsi all'esigenza dell'autore: prendere tempo per osservare, analizzare, riflettere. Ogni cosa ha la sua voce, la natura è come la musica, si muove con ritmi forse incomprensibili ai più, anche le cose sono vive, hanno le loro simpatie o antipatie. Essenziale è avere una mente aperta, nessun essere, animato o inanimato, è superiore ad un altro. La vita - il tempo è solo un'illusione - è ovunque, nelle creature come nelle piante o nelle pietre. Chi parla realmente? L'autore, la sua esperienza, le sue riflessioni? certo si legge tra le righe un'urgenza di esprimere, di fermare un'ispirazione, una suggestione, un impulso, che nasce dentro, un'idea che si associa a qualcosa di tangibile da fare come raccontare-scrivere una favola. Età di lettura: da 12 anni.