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"Nelle pieghe di un viaggio condotto alla maniera di un moderno Odisseo, ecco, allora, prendere intima consistenza un gruppo di opere suscitate da limpidi bagliori esistenziali, dove la densa architettura materica raccoglie e custodisce umori apparentati alle strade e alle piazze raffigurate. Giusto un "sensitivo" come Pascu, in grado di riconoscere una nascosta vita palpitante nella pietra, poteva offrirci questo caleidoscopio di impressioni metropolitane, tipiche di un mondo che cambia al pari delle stagioni". (Giovanni Faccenda)