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"Rosa Maria Corti Terragni, attraverso le parole della conversa Gertrude Vols che diventa alter ego narrante, recupera le immagini, le diatribe politico religiose e le atmosfere del XIII secolo che hanno interessato il nord Italia nella zona del Lago di Como... Nelle mani di Rosa Maria Corti Terragni nasce e si alimenta un racconto canonico ma che non obbedisce a regole prefissate sempre pervaso com'è di quel sentore mistico di 'anime' alla ricerca della verità, pur coscienti che il tempo scivola via, mai disposte a consumarsi in una sterile attesa" (Massimo Barile).