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La complessità della crisi economica non tocca solo il lavoro, ma la vita delle persone, creando un quadro drammatico dominato dall'incertezza in molti contesti sociali. Per contenere i danni dell'inoccupazione, viene spesso invocata la formazione, una risorsa atta a fornire ai singoli in difficoltà strumenti e conoscenze necessari per un inserimento o reinserimento professionale. L'eccezionalità della situazione attuale fa delle politiche attive del lavoro una delle armi indicate per fronteggiare la crisi. La formazione iniziale, in particolare l'apprendistato, viene indicata tra gli strumenti prioritari per lo sviluppo dell'occupazione giovanile; allo stesso tempo, la formazione continua, che si intende potenziare, ha avuto nel corso degli ultimi anni un relativo sviluppo. Allo stesso modo, si vorrebbero rafforzare le attività di guidance e orientamento, per giovani e adulti, proposte dal confronto europeo e internazionale, come premessa alla formazione vera e propria. Il volume di Saul Meghnagi si propone di inquadrare queste tematiche sul piano teorico e nelle implicazioni pratiche, entrando nel dibattito sul ruolo della formazione per combattere la crisi occupazionale. La discussione sulla materia è in corso, ma secondo l'autore la formazione dovrà avere un rilievo inedito nelle azioni pubbliche e private tese a qualificare le forze di lavoro nell'occupazione iniziale e nella mobilità professionale.