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Negli ultimi anni si è affermato con forza il "teorema sul Mezzogiorno": tante risorse, tutte sprecate; classi dirigenti inadeguate; carenza di "capitale sociale". Da qui, una convinzione: meno risorse arrivano al Mezzogiorno, meglio è. E da questa convinzione trac origine un'azione del governo Berlusconi che, per la prima volta nella storia repubblicana, ha operato un colossale taglio dei trasferimenti al Sud, eliminando qualsiasi politica di sviluppo. Ma la cancellazione della questione meridionale è la cartina di tornasole dell'incapacità della politica italiana di pensare al futuro dell'intero paese, di valorizzare il lavoro e i talenti di tanti giovani e di tante donne che sono fuori dal mercato del lavoro. Sull'altro fronte, il centrosinistra non sembra avere una strategia alternativa. Eppure, proprio a partire dalle aree del paese più in difficoltà, la sinistra potrebbe provare a ripensare se stessa e a darsi obiettivi ben più ambiziosi.