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Le novità che emergono da questa ricerca sulle fonti storiche sono così rilevanti da ribaltare le verità consolidate. Una è contenuta in un libro del 1948, "Storia della seconda guerra mondiale", di Winston Churchill. Per quarant'anni il libro del premier inglese non è stato mai citato a Firenze, poi lei sue parole sono state manipolate. Solo perché Churchill aveva ammesso che "l'VIII Armata britannica costrinse i tedeschi a ritirarsi attraverso la città e a far saltare i ponti alle spalle". Poi aveva aggiunto: "Kesselring fece ogni sforzo per danneggiare il meno possibile Firenze". Ma forse la novità più clamorosa è quella trovata su "La Nazione del Popolo", organo del Comitato di Liberazione, dove si lanciava un allarme: nel settembre 1944 erano morte di fame 600 persone, il doppio di tutti i decessi della battaglia combattuta a Firenze in agosto. Oltre agli stupri commessi dai soldati indiani che avevano umiliato il quartiere del Campo di Marte-Coverciano, al popolo che mendicava gli avanzi dei pasti davanti alle mense americane alle Cascine, la città lamentava che ogni giorno morivano 20 persone di media.