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"Chi aumenta la sua conoscenza aumenta la sua ignoranza", scriveva Friedrich Schlegel. "Vivo sempre più con la coscienza e il sentimento della presenza dell'ignoto nel conosciuto, dell'enigma nel banale, del mistero in tutte le cose e, in modo particolare, dell'aumento del mistero in ogni aumento della conoscenza", ci dice Edgar Morin. Così in questo libro si spinge a esplorare i territori del sapere, in cui ci si imbatte in una terna inseparabile: conoscenza, ignoranza, mistero. Tutti i progressi delle scienze suscitano nuovi interrogativi e sfociano nell'ignoto: quello dell'origine, della fine, della natura della realtà. Più si vede quel che c'è di razionale, più bisogna vedere anche quel che sfugge alla ragione, ma il mistero non svaluta la conoscenza che vi approda; al contrario, stimola e fortifica il senso poetico dell'esistenza.