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Arte e scienza possono trovare un terreno comune? In questo nuovo libro, il premio Nobel Eric Kandel sostiene che la scienza può plasmare il nostro modo di assaporare le opere d'arte e aiutarci a comprenderne il significato. Il riduzionismo, che mira a riportare i concetti scientifici o estetici complessi a componenti più semplici, è stato usato dagli artisti moderni per distillare il loro mondo soggettivo in colore, forma e luce. In particolare, ha guidato la transizione dall'arte figurativa alle prime manifestazioni dell'arte astratta, di cui si vede il riflesso nelle opere di Monet, Kandinsky e Mondrian. Kandel spiega come nel dopoguerra Pollock, de Kooning e Rothko abbiano utilizzato un approccio riduzionista per arrivare al loro espressionismo astratto e come Warhol e altri, partendo dai risultati della "scuola di New York", abbiano reimmaginato l'arte figurativa e minimale. Arricchito da esplicativi disegni del cervello e illustrato da riproduzioni a colori dei capolavori dell'arte moderna, questo libro mette in evidenza i punti di contatto fra scienza e arte e il modo in cui esse si illuminano a vicenda.