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Un serial killer autore di efferati delitti non ne è responsabile perché "il colpevole è il cervello", perché non è che una marionetta manovrata dalla costituzione neuronale, come affermano alcuni neuroscienziati deterministi? Per rispondere a questa fondamentale domanda, il volume affronta la contrapposizione tra libero arbitrio e determinismo secondo la filosofia e secondo le differenti teorie criminologiche che, da Lombroso a oggi, si sono poste tale problema. La conclusione è in favore della libertà morale, anche se si tratta di una libertà morale condizionata da molti fattori biologici e sociali. Il discorso prosegue prendendo in esame le scoperte delle neuroscienze. Particolare attenzione è riservata all'ambito del neurodiritto, alle applicazioni in psicopatologia forense dei dati neuroscientifici che implicano o meno la responsabilità penale degli autori di gravi delitti.