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Il volontario non è uno psicologo e non deve pretendere di esserlo pur potendo svolgere una funzione assai importante nel sostenere i pensieri e i sentimenti dei bambini malati, in particolare quando lo sono di malattie potenzialmente fatali come i tumori. Un impegno assai complesso che esige una preparazione che tenga conto delle caratteristiche delle varie forme di malattie tumorali che possono interessare i bambini, delle fasi in cui si sviluppano e dell'impatto che possono avere sul bambino sul piano fisico ed emotivo, sull'umore, sul comportamento, sull'apprendimento. Il volontario, in alleanza con gli operatori che curano e assistono il bambino malato su un piano medico-psicoterapeutico specializzato, può diventare una presenza su cui poter fare sicuro affidamento, tanto più quanto più la sua opera è fondata su conoscenze derivabili, come in questo volume, dal sapere di professionisti di lunga esperienza.