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Questo volume ripercorre lo sviluppo del concetto di relazione oggettuale e le sue interazioni con l'utilizzo dei test proiettivi e soprattutto narrativi. Tale ricostruzione storica è il punto di partenza per una valutazione dell'Object Relations Technique (ORT) alla luce delle esigenze diagnostiche e terapeutiche dell'attività clinica dei nostri giorni. La proposta di una griglia di lettura del materiale narrativo elicitato dal test e la definizione accurata dei concetti che ne costituiscono l'impianto rispondono alla necessità di una valutazione diagnostica sempre più sottratta al bios della soggettività del singolo clinico, e affidata a procedure chiare, consensuali, ripetibili. Una prima esplorazione delle proprietà psicometriche della griglia, con la proposta dei dati normativi per alcune sezioni, è stata effettuata su due campioni di soggetti clinici e non clinici. L'auspicio è che l'attuale diffuso interesse per l'ORT si accompagni, grazie anche al lavoro presentato in questo volume, a una sempre più chiara garanzia della sua affidabilità nell'assessment diagnostico, per la valutazione di un aspetto del funzionamento del soggetto - la qualità della sua vita relazionale - di importanza decisiva in ogni intervento clinico.