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L'approccio culturale e didattico che questa guida vuole trasmettere è di iniziare non dai fondamentali della pallavolo semplificati per persone disabili, ma di partire invece dalla loro soggettività per entrare in empatia con questi nuovi principianti, fornendo i contenuti motori e tecnici adatti alla loro condizione. I soggetti disabili sono innanzi tutto persone da non compatire, ma da stimolare in modo appropriato per farli diventare "giocatori-atleti", rispettando i loro limiti e i loro momenti difficili, ed esaltando anche le loro potenzialità e il loro immancabile entusiasmo, frutto della scoperta di un nuovo sé, spesso mediato dalla voglia di ben figurare e di sentirsi efficienti ed autonomi. Il Sitting Volley è uno dei pochi "Para Sport" in cui gli atleti non fanno uso di tecnologie e di particolari attrezzature e dove possono coesistere disabili e normodotati, esprimendo insieme anche un buon livello tecnico, rappresentando quindi un grande esempio di cooperazione e di inclusione. Il gioco, così come lo si vede, è veloce e coinvolgente nei repentini cambiamenti di situazioni: dall'attacco alla difesa, dai servizi anche insidiosi per evitare il muro (una delle varianti che lo caratterizzano), alle ricezioni più tecniche, alle alzate più coraggiose, ai rimpalli del muro, fino alle situazioni più imprevedibili che richiedono anche interventi acrobatici.