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È il 3/12/1943, tanti carabinieri incontrano Franca Spizzichino, una quattordicenne ebrea, sul vialetto di casa e le ordinano di tornare indietro, sono venuti ad arrestare lei ed i suoi genitori per portarli in carcere, e, in seguito, consegnarli ai tedeschi. La casa entra in subbuglio, Franca disperata vuole morire, decide di scappare ed annegarsi nel vicino lago di Bolsena. Incomincia la fuga nella convinzione che le spareranno addosso, ma arrivata sulle sponde del lago, realizza che nessuno si è accorto di lei, e allora scappa nei boschi intorno e inizia a vivere nella macchia circostante. Franca porterà il peso della tragedia familiare tutta la vita. Dai suoi scritti, dalle lettere intercorse con la madre durante la prigionia, dai racconti fatti alle sole figlie emergono a brandelli i contorni della sua tragica storia. La figlia Donatella ha voluto ricostruire, decodificare e raccontare questa storia perché non se ne perda la memoria.