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Fra quei quattordici racconti, ce ne son di seri, ce ne sono di irriverenti, ce ne sono di beffardi, quando non addirittura comici, o sommessamente tristi. Eppure tutti, in un modo o nell'altro, insegnano qualcosa, hanno una morale, riportano alla luce condizioni e verità appartenute a un passato mai scritto. Altre giocano sul delitto possibile, che nella tecnica e nella tecnologia trova la sua ragion d'essere, altre seguono pedissequamente la tecnica dell'indagine narrata, altre si compiacciono della collocazione temporale del racconto per dipingere situazioni e contesti, sfuggiti finora a ogni narrazione, almeno nella loro combinazione vicenda/territorio. Dal XVI secolo al XXI, dal Monte Pisano al mare, e alla città, il territorio parla di sé e delle sue storie. Penne irriverenti, divertenti, misteriose: solo per palati fini!