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Visionari, uomini d'affari, spericolati avventurieri con il pallino dell'arte e un'infatuazione infantile per il rischio. Stanare i van Gogh di domani è l'ossessione che da sempre spinge i mercanti più intrepidi a battere strade ignote rastrellando studi e scommettendo tutto su pittori incompresi o troppo in anticipo sui tempi. In anni recenti, tuttavia, la truffa dei falsi che ha mandato alla rovina una delle più rispettabili gallerie newyorkesi, Knoedler, ha messo allo scoperto il marcio di una professione che può presto degenerare in becera speculazione. Yann Kerlau narra la folgorante ascesa e le alterne vicende di alcuni fra i più celebri cacciatori di artisti dall'Ottocento ai giorni nostri: dal primo fervido sostenitore degli impressionisti, Théodore Duret, fautore di quel giapponismo cui Gauguin, van Gogh e Monet saranno tanto debitori, a Paul Durand-Ruel, che poco dopo spalanca ai "rifiutati" le porte del mercato americano; da un fuoriclasse nella tattica delle vendite come l'indolente Ambroise Vollard, allo scaltro Daniel-Henry Kahnweiler, divenuto il mercante di Picasso nonostante un esordio poco promettente, fino all'eccentrica Peggy Cuggenheim, l'ereditiera americana che con l'aiuto di consiglieri d'eccellenza scova gli artisti più all'avanguardia per la sua galleria newyorkese. Giunti ormai ai giorni nostri, è il turno di un pubblicitario consumato come Charles Saatchi, approdato all'olimpo dell'arte elevando l'artista a marchio di fabbrica...